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 Il bazar è uno dei capolavori dell'architettura iraniana. In tutte le città dell'Iran, ci sono bazar. Precedentemente i bazar erano situati nel centro e costituivano la via commerciale della città. Oggi i bazar che hanno conservato questo ruolo sono rari.

Precedentemente i bazar erano costruiti da una via principale e da molte vie trasversali. Da ogni lato del viale c'erano viuzze parallele a quest'ultimo, denominate "viuzze di caravan". La via principale del bazar dava in generale sulla strada che conduceva all'entrata principale della città ed i caravanserragli si costruivano tra la via principale e le viuzze di caravan. Così i caravan arrivavano direttamente ai caravanserragli e ne uscivano dallo stesso. La norma islamica della concentrazione dei commerci in un luogo unico, della loro segregazione per professioni in alcuni bazar, è ancora rispettata. I bazar sono sempre il centro della vendita dell'artigianato ed il luogo più animato della città.

Il più grande bazar dell'Iran è quello di Tabriz. Indipendentemente dal circuito scelto, i turisti possono vedere ancore le vestigia dei caravanserragli che delimitano le vecchie strade commerciali nascoste spesso dalle strade attuali. All'epoca achemenide (550-330 a.C.) Dario fondò il primo servizio postale costruendo strade moderne segnate da caravanserragli che servivono da tappe per i viaggiatori ed i fattori. Se i più vecchi che esistono, sono del periodo sassanide (224-642 d.C.), la maggior parte di quelli che sono ancora esistenti ed in buono stato risalgono al regno di Shah Abbas (1598-1629) che ne ha fatto costruire 999. Nella città, fiancheggiavano spesso il bazar in modo da facilitare il trasferimento delle merci direttamente dagli animali ai banchi di lavoro. Si apprezza la calma dei loro piccoli corsi, decorati da un piccolo bacino a getti d'acqua delimitato da alcuni alberi.