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Naqqali

Written by on 30/11/2018

Sala da tè

Il luogo tradizionale d'intrattenimento è la "sala da tè" che si chiama  Ciaikhaneh. Le sale da tè offrono oltre il tè abituale, il narghillè, dei piatti iraniani e delle specialità regionali. Il tè costituisce senza alcuno dubbio la bevanda nazionale e lo si prepara notevolmente bene anche nelle più piccole locande. Secondo le norme dell'ospitalità iraniana, l'oste deve offrire al suo ospite almeno una tazza di tè prima di iniziare qualsiasi argomento serio e l'ospite è pregato di berlo.
Parte integrante del paese, uomini e donne gustano silenziosamente il loro narghillè (qalyan), nelle sale da tè, nei parchi, a casa ed in ogni altro luogo. La sala da tè è il migliore posto per sorseggiare del tè, fumare e scambiare due chiacchere con gli iraniani che rispondono con piacere a tutte le domande che vengono poste sull'Iran e sono curiosi di sapere tutto sul vostro paese.

 

In passato, le sale da tè costituivano il centro della vita sociale della gente che vi passava il loro tempo libero e faceva circolare novità e pettegolezzi. Ma ai giorni d'oggi questo ruolo ha perso la sua importanza, ma è sempre un luogo di ritrovo della gente per distrarsi ed a volte comunicarsi le notizie.

Precedentemente, per attirare la clientela, la sala da tè era un luogo di manifestazioni culturali ed artistiche popolari fra le quali si può citare "Shah Nameh khani", citazione e rappresentazione di alcune parti del "Libro dei Re" (Shah Nameh), del più grande poeta epico iraniano Ferdousi (940-1020),delle letture di poemi o di racconti, pezzi teatrali e divertenti dimostrazioni con gli animali, tradizione che con il tempo è andata svanendo.

La letteratura popolare è abbondante nel persiano e nei numerosi dialetti. Esistono forme di teatro abbastanza rudimentali e più o meno improvvisate, farse, teatro d'ombra e di marionette. La letteratura narrativa e la poesia hanno più importanza. I resoconti del “Libro dei Re” sono ben noti al popolo grazie a dei narratori professionisti (naqqal) che, in alcune sale da tè, li narrano durante la giornata ad un pubblico attento.

Per salvaguardare le vecchie tradizioni, si è creato un certo numero di questi caffè che accolgono la loro clientela nello stesso modo di una volta. Molte residenze tradizionali e di hammam si sono trasformate in sale da tè.

Religione

Written by on 30/11/2018

Numerose religioni sono sorte in Persia dove si sono stabilite. In generale, si può fare una distinzione tra le religioni dette "iraniane", che sono originarie del paese, e l'Islam che è la religione della Persia dal 7° secolo. Fra le religioni iraniane, la più importante è lo zoroastrismo.

Oggi, ai sensi dell'articolo 12 della costituzione, "la religione ufficiale dell'Iran è l'Islam ed il rito é quello del sciismo dodecisimo." Gli altri rami islamici cosi beneficiano di un rispetto totale."Quasi il 99% degli iraniani sono musulmani di cui il 91% sciita e il 7,8% sunnita." Cosi l'articolo 13 della costituzione stipula: "gli iraniani zoroastriani, ebrei e cristiani sono le sole minoranze religiose riconosciute che, nel limite della legge, sono libere di compiere i loro riti religiosi."

Le minoranze religiose beneficiano d'altra parte del diritto di voto e possono eleggere direttamente i loro rappresentanti alla camera dei deputati. Possono anche partecipare alla vita politica, sociale ed economica del paese. Si contano lo 0,7% di cristiani (stabiliti per lo più ad Orumieh, Teheran ed Isfahan), lo 0,1% di Zoroastriani (che vivono soprattutto ad Yazd ed a Kerman), lo 0,3% di ebrei, e lo 0,1% seguaci di altre religioni.

 

Dinastie

Written by on 30/11/2018

Se il potere durasse nel tempo, tu non acconsentiresti!

La cronologia delle dinastie in Iran

Il periodo antico

Gli Elamiti 2000-640 a.C
I Medi 708-550 a.C
L’ Achemenidi (primo impero persiano) 550-330 a.C
L'invasione greca 330 a.C.
I Seleucidi (periodo ellenistico) 330-250 a.C
I Parti  250 a.C- 224 d.C.
I Sassanidi 224-642

Il periodo islamico

La conquista araba 633
Gli Omayadi 661-750
Gli Abbassidi 750-945

alcune dinastie locali che chiedevano l'indipendenza dall'Iran

I Tahiridi 823-873
I Saffaridi 871-910
I Samanidi 902-999
I Ziyaridi 928-1051
I Buidi 934-1055

I Turchi dell'Asia centrale ed i Mongoli

Ghaznavidi

976-1040

Selgiuchidi

1039-1128

 Kharazmshahidi

1127-1230

 invasione mongola

1220

 Ilkhanidi (i successori di Genghis)

1253-1335

 Timuridi (i successori turco-mongoli di Tamerlano)

1381-1505

alcune dinastie locali

Qara Qoyunlu (Turcmeni)

1275-1468

 Aq Qoyunlu   (Turcmeni)

1434-1514 

Mozaffaridi

1340-1392

 Safavidi (riunificazione dell'Iran con questa dinastia turca)

1501-1722

Gli Afgani

1722-1729

 Afsharidi (Turcmeni)

1735-1748
Zandi 1750-1794

Qajar (Turchi)

1795-1925

Il periodo contemporaneo

Pahlavi (l'ultima dinastia)

1925-1979

 La fine di 25 secoli di monarchia e la proclamazione della repubblica islamica

 

Bazar

Written by on 30/11/2018

 Il bazar è uno dei capolavori dell'architettura iraniana. In tutte le città dell'Iran, ci sono bazar. Precedentemente i bazar erano situati nel centro e costituivano la via commerciale della città. Oggi i bazar che hanno conservato questo ruolo sono rari.

Precedentemente i bazar erano costruiti da una via principale e da molte vie trasversali. Da ogni lato del viale c'erano viuzze parallele a quest'ultimo, denominate "viuzze di caravan". La via principale del bazar dava in generale sulla strada che conduceva all'entrata principale della città ed i caravanserragli si costruivano tra la via principale e le viuzze di caravan. Così i caravan arrivavano direttamente ai caravanserragli e ne uscivano dallo stesso. La norma islamica della concentrazione dei commerci in un luogo unico, della loro segregazione per professioni in alcuni bazar, è ancora rispettata. I bazar sono sempre il centro della vendita dell'artigianato ed il luogo più animato della città.

Il più grande bazar dell'Iran è quello di Tabriz. Indipendentemente dal circuito scelto, i turisti possono vedere ancore le vestigia dei caravanserragli che delimitano le vecchie strade commerciali nascoste spesso dalle strade attuali. All'epoca achemenide (550-330 a.C.) Dario fondò il primo servizio postale costruendo strade moderne segnate da caravanserragli che servivono da tappe per i viaggiatori ed i fattori. Se i più vecchi che esistono, sono del periodo sassanide (224-642 d.C.), la maggior parte di quelli che sono ancora esistenti ed in buono stato risalgono al regno di Shah Abbas (1598-1629) che ne ha fatto costruire 999. Nella città, fiancheggiavano spesso il bazar in modo da facilitare il trasferimento delle merci direttamente dagli animali ai banchi di lavoro. Si apprezza la calma dei loro piccoli corsi, decorati da un piccolo bacino a getti d'acqua delimitato da alcuni alberi.

Gruppe etniche

Written by on 30/11/2018

Popolazione, gruppi etnici, le loro lingue e le loro religioni

Secondo le statistiche del 2005, la popolazione totale dell'Iran è passata a 67.700.000 abitanti di cui 65% in zona urbana e 210.000 di nomadi migranti. Questo dà una densità di 40 abitanti al km². La crescita della popolazione urbana durante questi ultimi 30 anni è del 600%. La maggior parte dei cittadini abita le grandi città come Teheran, Mashad, Isfahan, Tabriz e Shiraz.

Il tasso d'aumento della popolazione in Iran è di circa il 1,24%.Il 50% degli iraniani hanno meno di 25 anni, quindi la piramide delle età mostra una delle più giovani popolazioni del mondo.

Gruppi etnici

 

 

La posizione dell'Iran all’incrocio dei paesi arabi, della Turchia, dell'Asia centrale e dell'India, ha fatto in modo che le frontiere instabili dei vecchi imperi iraniani abbiano composto un vero mosaico etnico. Sono soprattutto i movimenti provenienti dall'Asia centrale che hanno esercitato la più grande influenza sulla composizione etnica del paese, inizialmente le tribù ariani, d'origine indoeuropee, arrivate dopo il 2° millennio a.C. e quindi le tribù turche, mongole e Turcmeni arrivate dopo il 10° secolo.

Ancora oggi l'Iran è come un impero, che riunisce popoli molto diversi di lingue diverse, ma che sono amalgamati dall'impiego crescente del farsi (il persiano), e che evolve ciascuno secondo un processo conforme alle proprie particolari attitudini. Storicamente l'Iran esisteva prima dell'arrivo degli iraniani (Ariani). Gli iraniani hanno dunque imposto la loro religione, la loro lingua, i loro costumi ed il loro nome ad una popolazione originale di cui hanno tuttavia raccolto l'eredità culturale e molto certamente etnica.

Le minoranze iraniane sono i Turchi azeri (16,8%), i kurdi (9,1%),i Ghilaki (5,3%), i Luri (4,3%), gli Arabi (2,2%),i Baluci ed i Turcmeni. Molte province, come Fars, l'Azerbaigian, Kurdestan, Ghilan, Lurestan e Balucestan portano il nome del gruppo dominante che vi abita.

I Persiani

 

I Persiani costituiscono il 45,6% della popolazione iraniana e sono dispersi nella maggior parte delle province. La lingua ufficiale dell'Iran è il farsi che è la sola insegnata a scuola. I Persiani parlano il farsi che fu precedentemente il dialetto della provincia di Fars (la forma arabizzata di Parte), da qui il suo nome. Circa il 70% degli iraniani parla attualmente il persiano ed i suoi dialetti. I Persiani sono sciiti o zoroastrici. Le minoranze etniche utilizzano il farsi come lingua ufficiale, ma tra esse, parlano il loro dialetto d'origine.

Gli Azeri

 I Turchi azeri formano la minoranza etno-linguistica più importante dell'Iran. Si incontrano nella parte del nord-ovest del paese, soprattutto nell’Azerbaigian dell’est, nell’Azerbaigian dell'ovest, nell’Ardebil, nello Zanjan e nel Qazvin.Gli Azeri aderiscono al culto sciita e parlano l’azeri, un idioma derivato dal Turco.

I kurdi

  Oggi la popolazione kurda è distribuita principalmente in Turchia, in Iraq, in Iran ed in Siria. La maggioranza dei kurdi si è insediata nelle province occidentali del Kermanshah, del Kurdestan, dell’Ilam e dell'Azerbaigian dell'ovest. D'origine iraniana, i kurdi parlano il kurdi, derivato dal persiano, e sono per la maggior parte di confessione sunnita.

I Luri

I luri, d'origine iraniana, si trovano soprattutto nel Lurestan, nel Ciamahal va Bakhtiari ed nel Kohkiluyeh va Boer Ahmad. I luri si esprimono in luri, un dialetto persiano, e praticano il culto sciita.

 

I Baluci

I  Baluci si sono stabiliti a sud-est estremo dell'Iran (nel Sistan va Balucestan). Parlano il baluci, un dialetto derivato dal persiano, e si sono convertiti al sunnismo.

Gli Arabi

Gli Arabi sono presenti sulle coste del Golfo Persico e vivono soprattutto nel Khuzestan. Gli Arabi costituiscono il 2,2% della popolazione totale del paese. La maggioranza degli Arabi ha adottato il sunnismo. Parlano un dialetto derivato dall'Arabo.

 I Turcmeni

 

I popoli dell'Asia centrale sono ancora rappresentati dai Turcmeni che abitano nel nord-est estremo dell'Iran, vicino a Turcmeno Sahra (nelle province del Golestan e Khorasan). I Turcmeni sono simbolo di gruppi molto originali del paese. Parlano un dialetto turco, e contrariamente agli altri gruppi di lingua turca, sono sunniti.

Gli altri gruppi etnici

I gruppi neri che si sono dispersi sulla costa sud dell'Iran sono i discendenti del commercio degli schiavi che si praticava precedentemente con Zanzibar. Le minoranze indiane, che restano al sud, sono i discendenti dei commercianti indiani che risiedevano in Iran. Quanto agli Hazaras circondati delle catene orientali, nessuno sa se si siano lasciati insediati durante le invasioni dei mongoli,o siano stati i primi ad occupare queste montagne.

 

Restano le minoranze, risultato di deportazioni, gli Armeni. Gli Armeni sono numerosi nell’Azerbaigian dell'ovest e ad Isfahan. Sono più numerosi ancora da quando hanno trovato in Persia l'accoglienza che i Turchi loro rifiutavano. All'inizio del 17° secolo, Shah Abbas trasferì tutta la città armenia di Jolfa nel sobborgo di Isfahan per garantirsi il contributo di quest'artigiani astuti ed accorti. Non si mescolano con altri gruppi e possiedono la loro lingua e le loro chiese.

 Le differenze che gli iraniani distinguono tra loro sono basate più su distinzioni di lingua e di costumi che su concetti etnici. Lo straniero avrà un po'di difficoltà ad identificare i diversi gruppi, da quando nel 1936 Reza Shah ha imposto a tutti, cittadini e contadini, di portare l'abito europeo. Del resto le distinzioni tribali sono scomparse con lo sviluppo del paese, è per questo che le frontiere etniche sono sempre più difficili da delimitare.