Sala da tè
In passato, le sale da tè costituivano il centro della vita sociale della gente che vi passava il loro tempo libero e faceva circolare novità e pettegolezzi. Ma ai giorni d'oggi questo ruolo ha perso la sua importanza, ma è sempre un luogo di ritrovo della gente per distrarsi ed a volte comunicarsi le notizie.
Precedentemente, per attirare la clientela, la sala da tè era un luogo di manifestazioni culturali ed artistiche popolari fra le quali si può citare "Shah Nameh khani", citazione e rappresentazione di alcune parti del "Libro dei Re" (Shah Nameh), del più grande poeta epico iraniano Ferdousi (940-1020),delle letture di poemi o di racconti, pezzi teatrali e divertenti dimostrazioni con gli animali, tradizione che con il tempo è andata svanendo.
La letteratura popolare è abbondante nel persiano e nei numerosi dialetti. Esistono forme di teatro abbastanza rudimentali e più o meno improvvisate, farse, teatro d'ombra e di marionette. La letteratura narrativa e la poesia hanno più importanza. I resoconti del “Libro dei Re” sono ben noti al popolo grazie a dei narratori professionisti (naqqal) che, in alcune sale da tè, li narrano durante la giornata ad un pubblico attento.
Per salvaguardare le vecchie tradizioni, si è creato un certo numero di questi caffè che accolgono la loro clientela nello stesso modo di una volta. Molte residenze tradizionali e di hammam si sono trasformate in sale da tè.