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Naqqali

Published in: conoscere iran
on 30/11/2018

Sala da tè

Il luogo tradizionale d'intrattenimento è la "sala da tè" che si chiama  Ciaikhaneh. Le sale da tè offrono oltre il tè abituale, il narghillè, dei piatti iraniani e delle specialità regionali. Il tè costituisce senza alcuno dubbio la bevanda nazionale e lo si prepara notevolmente bene anche nelle più piccole locande. Secondo le norme dell'ospitalità iraniana, l'oste deve offrire al suo ospite almeno una tazza di tè prima di iniziare qualsiasi argomento serio e l'ospite è pregato di berlo.
Parte integrante del paese, uomini e donne gustano silenziosamente il loro narghillè (qalyan), nelle sale da tè, nei parchi, a casa ed in ogni altro luogo. La sala da tè è il migliore posto per sorseggiare del tè, fumare e scambiare due chiacchere con gli iraniani che rispondono con piacere a tutte le domande che vengono poste sull'Iran e sono curiosi di sapere tutto sul vostro paese.

 

In passato, le sale da tè costituivano il centro della vita sociale della gente che vi passava il loro tempo libero e faceva circolare novità e pettegolezzi. Ma ai giorni d'oggi questo ruolo ha perso la sua importanza, ma è sempre un luogo di ritrovo della gente per distrarsi ed a volte comunicarsi le notizie.

Precedentemente, per attirare la clientela, la sala da tè era un luogo di manifestazioni culturali ed artistiche popolari fra le quali si può citare "Shah Nameh khani", citazione e rappresentazione di alcune parti del "Libro dei Re" (Shah Nameh), del più grande poeta epico iraniano Ferdousi (940-1020),delle letture di poemi o di racconti, pezzi teatrali e divertenti dimostrazioni con gli animali, tradizione che con il tempo è andata svanendo.

La letteratura popolare è abbondante nel persiano e nei numerosi dialetti. Esistono forme di teatro abbastanza rudimentali e più o meno improvvisate, farse, teatro d'ombra e di marionette. La letteratura narrativa e la poesia hanno più importanza. I resoconti del “Libro dei Re” sono ben noti al popolo grazie a dei narratori professionisti (naqqal) che, in alcune sale da tè, li narrano durante la giornata ad un pubblico attento.

Per salvaguardare le vecchie tradizioni, si è creato un certo numero di questi caffè che accolgono la loro clientela nello stesso modo di una volta. Molte residenze tradizionali e di hammam si sono trasformate in sale da tè.

Oroumieh

Published in: città
on 30/11/2018

La città di Orumieh è il capoluogo della regione dell'Azerbaigian dell'Ovest.ed occupa la punta nord-ovest del paese. Ha la particolarità di essere abitata da una popolazione molto mista Azeri, kurdi, Armeni ed Assiri. La percentuale di cristiani è più elevata qui che in tutte le città del paese. Il Nord-ovest dell'Iran presenta un'originalità principalmente linguistica. C'è una forte presenza di lingua turca che domina fino all'altro lato della frontiera. Gli abitanti di Orumieh parlano per la maggior parte l’azeri, un dialetto turco.

La principale attrazione di Orumieh è il suo lago. Con una superficie di 4.868 km², il lago di Orumieh è il più grande lago delI’ran. Questo lago, la cui salinità supera il 30%, possiede non soltanto bei paesaggi naturali ma anche la possibilità di fare cure d'acqua e di fango. La profondità del lago raggiunge al massimo 14 m. Molte stazioni balneari si sono sviluppate sulle sue rive. Nel lago vi sono un centinaio di isole ed alcuni porti. Con il suo tasso di sale molto alto, il lago permette soltanto una vita marina e vegetale molto limitata. Invece, attira molti uccelli migratori. Orumieh è una comoda tappa per visitare la chiesa nera.

monumenti storici:

  • la moschea del venerdì
  • Se Gonbad (tre cupole)
  • La chiesa di santa Maria
  • Il Bazar
  • La moschea Sardar

Religione

Published in: conoscere iran
on 30/11/2018

Numerose religioni sono sorte in Persia dove si sono stabilite. In generale, si può fare una distinzione tra le religioni dette "iraniane", che sono originarie del paese, e l'Islam che è la religione della Persia dal 7° secolo. Fra le religioni iraniane, la più importante è lo zoroastrismo.

Oggi, ai sensi dell'articolo 12 della costituzione, "la religione ufficiale dell'Iran è l'Islam ed il rito é quello del sciismo dodecisimo." Gli altri rami islamici cosi beneficiano di un rispetto totale."Quasi il 99% degli iraniani sono musulmani di cui il 91% sciita e il 7,8% sunnita." Cosi l'articolo 13 della costituzione stipula: "gli iraniani zoroastriani, ebrei e cristiani sono le sole minoranze religiose riconosciute che, nel limite della legge, sono libere di compiere i loro riti religiosi."

Le minoranze religiose beneficiano d'altra parte del diritto di voto e possono eleggere direttamente i loro rappresentanti alla camera dei deputati. Possono anche partecipare alla vita politica, sociale ed economica del paese. Si contano lo 0,7% di cristiani (stabiliti per lo più ad Orumieh, Teheran ed Isfahan), lo 0,1% di Zoroastriani (che vivono soprattutto ad Yazd ed a Kerman), lo 0,3% di ebrei, e lo 0,1% seguaci di altre religioni.

 

Semnan

Published in: città
on 30/11/2018

Semnan è il capoluogo di una regione dallo stesso nome. Nonostante la sua grande dimensione, la regione di Semnan è abitata praticamente soltanto nella sua parte più settentrionale. Il resto della regione è occupato dal Dashte- Kavir, un deserto di sale le cui condizioni estreme di calore e di aridità si oppongono ad una forte presenza umana. Semnan era precedentemente una tappa vitale sulla grande arteria trasversale dell'Iran del Nord che permetteva alle carovane di passare nel deserto. I monumenti più interessanti della città sono la moschea del venerdì, la moschea di Shah e la porta di Arg che è la sola sopravvissuta alla demolizione della cittadella. Semnan si trova a 228 km ad est di Teheran.

 

Damghan

Damghan

La piccola città di Damghan, 105 km ad est di Semnan, interesserà particolarmente i dilettanti d'architettura islamica, poiché conserva costruzioni di epoche Abbasside e Selgiuchide. La località di Damghan è occupata dalla preistoria e gli scavi sono stati effettuati a Tappeh Hessar (4° millenario a.C) appena fuori della città. Damghan è stata anche identificata come la località probabile di Hekatompylos, la "città dalle cento porte", centro ellenico sotto Seleucidi (330-250 a.C) quindi capitale dei Parti verso 200 a.C. Hekatompylos si trovava su una delle principali vie di commercio che collegano l'Asia centrale ai porti del Mediterraneo. Come Semnan, Damghan ha molto sofferto per i terremoti e per le invasioni dei popoli dell'Asia centrale.

 Ia moschea Tarik Khaneh di Damghan è una delle rare costruzioni dell'inizio del periodo Abbasside ancora visibile in Iran. È considerata come un esempio tipico di transizione tra l'arte Sassanide e l’architettura islamica. Fra le costruzioni islamiche di Damghan, occorre citare la moschea del venerdì, il torre tombale di Pire- Alamdar (caratterizzata dall'impiego di disegni in mattone) e di quaranta ragazze.

Bastam

A 70 km ad est di Damghan, si trova la piccola città di Bastam dove si visiterà il complesso del mausoleo del Sheikh Bayazide Bastami (due moschee, un torre tombale, due mausolei ed i resti di una cittadella), il mistico famoso del 9° secolo. Il suo mausoleo è un luogo di pellegrinaggio vivo.

Dinastie

Published in: conoscere iran
on 30/11/2018

Se il potere durasse nel tempo, tu non acconsentiresti!

La cronologia delle dinastie in Iran

Il periodo antico

Gli Elamiti 2000-640 a.C
I Medi 708-550 a.C
L’ Achemenidi (primo impero persiano) 550-330 a.C
L'invasione greca 330 a.C.
I Seleucidi (periodo ellenistico) 330-250 a.C
I Parti  250 a.C- 224 d.C.
I Sassanidi 224-642

Il periodo islamico

La conquista araba 633
Gli Omayadi 661-750
Gli Abbassidi 750-945

alcune dinastie locali che chiedevano l'indipendenza dall'Iran

I Tahiridi 823-873
I Saffaridi 871-910
I Samanidi 902-999
I Ziyaridi 928-1051
I Buidi 934-1055

I Turchi dell'Asia centrale ed i Mongoli

Ghaznavidi

976-1040

Selgiuchidi

1039-1128

 Kharazmshahidi

1127-1230

 invasione mongola

1220

 Ilkhanidi (i successori di Genghis)

1253-1335

 Timuridi (i successori turco-mongoli di Tamerlano)

1381-1505

alcune dinastie locali

Qara Qoyunlu (Turcmeni)

1275-1468

 Aq Qoyunlu   (Turcmeni)

1434-1514 

Mozaffaridi

1340-1392

 Safavidi (riunificazione dell'Iran con questa dinastia turca)

1501-1722

Gli Afgani

1722-1729

 Afsharidi (Turcmeni)

1735-1748
Zandi 1750-1794

Qajar (Turchi)

1795-1925

Il periodo contemporaneo

Pahlavi (l'ultima dinastia)

1925-1979

 La fine di 25 secoli di monarchia e la proclamazione della repubblica islamica

 

Firouz Abad

Published in: città
on 30/11/2018

Firuz Abad è situata 120 km a sud di Shiraz. Ardeshir І dopo avere battuto Artabano, l'ultimo re della dinastia Parti (250 a.C-224 d.C) fonda la dinastia dei Sassanidi (224-642) e la sua capitale Gur. Gur prese il suo nome attuale, cioè Firuz Abad, nel 10° secolo. Distrutta nel 11° secolo, non si è mai ripresa dall'abbandono della grande strada da Shiraz al Golfo Persico di cui era il collegamento più popolare. Se la storia dei Sassanidi vi interessa, non esitate a visitarla. Partendo da Shiraz verso Firuz Abad, si possono visitare i seguenti posti

 il ponte Sassanide

 La fortezza di Dokhtar (ragazza)

 I bassirilievi di Ardeshir І

Firuz Abad è il seggio dei nomadi gashgai

Bazar

Published in: conoscere iran
on 30/11/2018

 Il bazar è uno dei capolavori dell'architettura iraniana. In tutte le città dell'Iran, ci sono bazar. Precedentemente i bazar erano situati nel centro e costituivano la via commerciale della città. Oggi i bazar che hanno conservato questo ruolo sono rari.

Precedentemente i bazar erano costruiti da una via principale e da molte vie trasversali. Da ogni lato del viale c'erano viuzze parallele a quest'ultimo, denominate "viuzze di caravan". La via principale del bazar dava in generale sulla strada che conduceva all'entrata principale della città ed i caravanserragli si costruivano tra la via principale e le viuzze di caravan. Così i caravan arrivavano direttamente ai caravanserragli e ne uscivano dallo stesso. La norma islamica della concentrazione dei commerci in un luogo unico, della loro segregazione per professioni in alcuni bazar, è ancora rispettata. I bazar sono sempre il centro della vendita dell'artigianato ed il luogo più animato della città.

Il più grande bazar dell'Iran è quello di Tabriz. Indipendentemente dal circuito scelto, i turisti possono vedere ancore le vestigia dei caravanserragli che delimitano le vecchie strade commerciali nascoste spesso dalle strade attuali. All'epoca achemenide (550-330 a.C.) Dario fondò il primo servizio postale costruendo strade moderne segnate da caravanserragli che servivono da tappe per i viaggiatori ed i fattori. Se i più vecchi che esistono, sono del periodo sassanide (224-642 d.C.), la maggior parte di quelli che sono ancora esistenti ed in buono stato risalgono al regno di Shah Abbas (1598-1629) che ne ha fatto costruire 999. Nella città, fiancheggiavano spesso il bazar in modo da facilitare il trasferimento delle merci direttamente dagli animali ai banchi di lavoro. Si apprezza la calma dei loro piccoli corsi, decorati da un piccolo bacino a getti d'acqua delimitato da alcuni alberi.

Gruppe etniche

Published in: conoscere iran
on 30/11/2018

Popolazione, gruppi etnici, le loro lingue e le loro religioni

Secondo le statistiche del 2005, la popolazione totale dell'Iran è passata a 67.700.000 abitanti di cui 65% in zona urbana e 210.000 di nomadi migranti. Questo dà una densità di 40 abitanti al km². La crescita della popolazione urbana durante questi ultimi 30 anni è del 600%. La maggior parte dei cittadini abita le grandi città come Teheran, Mashad, Isfahan, Tabriz e Shiraz.

Il tasso d'aumento della popolazione in Iran è di circa il 1,24%.Il 50% degli iraniani hanno meno di 25 anni, quindi la piramide delle età mostra una delle più giovani popolazioni del mondo.

Gruppi etnici

 

 

La posizione dell'Iran all’incrocio dei paesi arabi, della Turchia, dell'Asia centrale e dell'India, ha fatto in modo che le frontiere instabili dei vecchi imperi iraniani abbiano composto un vero mosaico etnico. Sono soprattutto i movimenti provenienti dall'Asia centrale che hanno esercitato la più grande influenza sulla composizione etnica del paese, inizialmente le tribù ariani, d'origine indoeuropee, arrivate dopo il 2° millennio a.C. e quindi le tribù turche, mongole e Turcmeni arrivate dopo il 10° secolo.

Ancora oggi l'Iran è come un impero, che riunisce popoli molto diversi di lingue diverse, ma che sono amalgamati dall'impiego crescente del farsi (il persiano), e che evolve ciascuno secondo un processo conforme alle proprie particolari attitudini. Storicamente l'Iran esisteva prima dell'arrivo degli iraniani (Ariani). Gli iraniani hanno dunque imposto la loro religione, la loro lingua, i loro costumi ed il loro nome ad una popolazione originale di cui hanno tuttavia raccolto l'eredità culturale e molto certamente etnica.

Le minoranze iraniane sono i Turchi azeri (16,8%), i kurdi (9,1%),i Ghilaki (5,3%), i Luri (4,3%), gli Arabi (2,2%),i Baluci ed i Turcmeni. Molte province, come Fars, l'Azerbaigian, Kurdestan, Ghilan, Lurestan e Balucestan portano il nome del gruppo dominante che vi abita.

I Persiani

 

I Persiani costituiscono il 45,6% della popolazione iraniana e sono dispersi nella maggior parte delle province. La lingua ufficiale dell'Iran è il farsi che è la sola insegnata a scuola. I Persiani parlano il farsi che fu precedentemente il dialetto della provincia di Fars (la forma arabizzata di Parte), da qui il suo nome. Circa il 70% degli iraniani parla attualmente il persiano ed i suoi dialetti. I Persiani sono sciiti o zoroastrici. Le minoranze etniche utilizzano il farsi come lingua ufficiale, ma tra esse, parlano il loro dialetto d'origine.

Gli Azeri

 I Turchi azeri formano la minoranza etno-linguistica più importante dell'Iran. Si incontrano nella parte del nord-ovest del paese, soprattutto nell’Azerbaigian dell’est, nell’Azerbaigian dell'ovest, nell’Ardebil, nello Zanjan e nel Qazvin.Gli Azeri aderiscono al culto sciita e parlano l’azeri, un idioma derivato dal Turco.

I kurdi

  Oggi la popolazione kurda è distribuita principalmente in Turchia, in Iraq, in Iran ed in Siria. La maggioranza dei kurdi si è insediata nelle province occidentali del Kermanshah, del Kurdestan, dell’Ilam e dell'Azerbaigian dell'ovest. D'origine iraniana, i kurdi parlano il kurdi, derivato dal persiano, e sono per la maggior parte di confessione sunnita.

I Luri

I luri, d'origine iraniana, si trovano soprattutto nel Lurestan, nel Ciamahal va Bakhtiari ed nel Kohkiluyeh va Boer Ahmad. I luri si esprimono in luri, un dialetto persiano, e praticano il culto sciita.

 

I Baluci

I  Baluci si sono stabiliti a sud-est estremo dell'Iran (nel Sistan va Balucestan). Parlano il baluci, un dialetto derivato dal persiano, e si sono convertiti al sunnismo.

Gli Arabi

Gli Arabi sono presenti sulle coste del Golfo Persico e vivono soprattutto nel Khuzestan. Gli Arabi costituiscono il 2,2% della popolazione totale del paese. La maggioranza degli Arabi ha adottato il sunnismo. Parlano un dialetto derivato dall'Arabo.

 I Turcmeni

 

I popoli dell'Asia centrale sono ancora rappresentati dai Turcmeni che abitano nel nord-est estremo dell'Iran, vicino a Turcmeno Sahra (nelle province del Golestan e Khorasan). I Turcmeni sono simbolo di gruppi molto originali del paese. Parlano un dialetto turco, e contrariamente agli altri gruppi di lingua turca, sono sunniti.

Gli altri gruppi etnici

I gruppi neri che si sono dispersi sulla costa sud dell'Iran sono i discendenti del commercio degli schiavi che si praticava precedentemente con Zanzibar. Le minoranze indiane, che restano al sud, sono i discendenti dei commercianti indiani che risiedevano in Iran. Quanto agli Hazaras circondati delle catene orientali, nessuno sa se si siano lasciati insediati durante le invasioni dei mongoli,o siano stati i primi ad occupare queste montagne.

 

Restano le minoranze, risultato di deportazioni, gli Armeni. Gli Armeni sono numerosi nell’Azerbaigian dell'ovest e ad Isfahan. Sono più numerosi ancora da quando hanno trovato in Persia l'accoglienza che i Turchi loro rifiutavano. All'inizio del 17° secolo, Shah Abbas trasferì tutta la città armenia di Jolfa nel sobborgo di Isfahan per garantirsi il contributo di quest'artigiani astuti ed accorti. Non si mescolano con altri gruppi e possiedono la loro lingua e le loro chiese.

 Le differenze che gli iraniani distinguono tra loro sono basate più su distinzioni di lingua e di costumi che su concetti etnici. Lo straniero avrà un po'di difficoltà ad identificare i diversi gruppi, da quando nel 1936 Reza Shah ha imposto a tutti, cittadini e contadini, di portare l'abito europeo. Del resto le distinzioni tribali sono scomparse con lo sviluppo del paese, è per questo che le frontiere etniche sono sempre più difficili da delimitare.

     

Natura

Published in: conoscere iran
on 30/11/2018

Natura, flora e fauna

Geografia, natura e fauna

La repubblica islamica dell’Iran (nome ufficialmente adottato nel 1934), ha una superficie di 1.648.195 km². confina al nord con l'Azerbaigian, l'Armenia, il Mar Caspio ed il Turkmenistan,ad est con l'Afganistan ed il Pakistan, a sud con il mare di Oman ed il Golfo Persico e ad ovest con l'Iraq e la Turchia. Il totale delle frontiere terrestri iraniane è di 6031 km e quello delle sue frontiere marittime di 2700 km.

Secondo le ultime divisioni amministrative, l'Iran è diviso in 30 regioni, 252 province e 680 zone. Ogni regione è amministrata da un presidente della ragione, ogni provincia da un prefetto ed ogni zona da un capo di zona. La regione più vasta dell'Iran è Kerman con una superficie di 232.963 km² e la più piccola è Qom con una superficie di 11.240 km².

Natura

Situato tra tre depressioni, il Mar Caspio, il Golfo Persico ed il mare di Oman, l'Iran è principalmente un paese, d'altitudini spesso superiori a 1000 m. Il centro del paese è un altopiano desertico delimitato da alte catene montuose.

Montagne

In Iran ci sono due catene principali: Alborz e Zagros. La catena dell’Alborz è un massiccio molto elevato tra l’altopiano iraniano e le terre basse del litorale del Mar Caspio (altitudine assoluta 26 m sotto il livello del mare). Conta molte cime sopra i 4000 metri, di cui più alto è Damavand (5671 m), un vulcano estinto che domina la città di Teheran. Damavand è il punto più alto del paese ed è coronato da nevi eterne. La catena si prolunga da nord-ovest a nord-est, dove le montagne sono meno alte.

Ia catena dello Zagros, di cui alcuni picchi superano anche i 4000 metri, si stendono in direzione nord-ovest sud-est. Partono dal lago Van in Turchia e si prolungano fino al Golfo Persico. Dena (4409 m) è il punto più elevato dello Zagros. L'altitudine generale delle montagne si abbassa regolarmente verso il sud-est dove le catene si frammentano. Ad eccezione dei confini, dove le piattaforme raggiungono le catene dello Zagros e dell’Alborz, le montagne sono poco elevate e staccate le une dalle altre. Più del 50% del territorio iraniano è montuoso.

Mari e laghi

Nel Golfo Persico, con una superficie di 240.000 km² , sono presenti decine di isole, per lo più disabitate. Le isole abitate più importanti, sono Qeshm (1491 km²) e Kish (89,7 km²). Attirano gli investitori ed i turisti iraniani e stranieri. La profondità massima del golf persico è di 90 m. Il Mar Caspio, con una dimensione di 424.200 km² e di una profondità media di 170m, è il più grande lago del mondo. Si divide tra l'Iran, l'Azerbaigian, la Russia,il  Kazakistan ed il Turkmenistan.

La riva meridionale del Mar Caspio si estende come una striscia coperta da belle foreste dense. Invece, tutto il litorale del Golfo Persico è arido ed è coperto soltanto da rara vegetazione e da alcuni palmeti. Ma il litorale del Golfo Persico e del mare di Oman, di cui una parte è sabbiosa e rocciosa l'altra, non è così monotono come quello del nord.

Situato in Azerbaigian, con una superficie di 4.868 km², il lago Orumieh che è il lago più vasto dell’Iran. Questo lago, la cui salinità supera il 30%, è uno dei più importanti centri d'applicazione di fanghi. La maggior parte dei laghi iraniani sono salati.

Deserti

L’altopiano iraniano è occupato al centro-sud-est da due zone desertiche: Dashte Kavir il deserto salato a nord e  Dashte Lut, il deserto di sabbia a sud. Si incurvano in molti punti e scendono a sud-est fino a 300 m d'altitudine. Queste regioni sono fra le più aride del mondo. Circa il 25% dell'Iran è classificato come deserto. Queste zone supportano tuttavia una vegetazione sparsa ma adattata alla siccità ed al suolo salino. Secondo la politica di lotta contro la desertificazione, 21.000 km² della superficie totale dei deserti sono stati riforestati.

Foreste

Attualmente, il territorio iraniano comprende il 7,6% di foreste (125.262.82 km²) di cui 55,5% è costituito dalle foreste di querce dell'ovest, 19% dalle foreste del sud del Mar Caspio, 13,3% dalle foreste di pistacchi del sud e dell'est, 6,6% dalle foreste di Aras (a nord-ovest) e 5,6% con le foreste sparse delle regioni desertiche. Coperta di foreste dense, la pendenza del nord dell’Alborz forma il più grande spazio verde del paese. Piccole foreste, meno dense, composte soprattutto da querce,si spingono lungo lo Zagros. In raffronto, il sud e l’est dell'Iran è praticamente sprovvisto di vegetazione naturale. Il territorio iraniano comprende meno del 25% di terre coltivabili.

Fiumi

Karun,situato al Khuzestan e lungo di 850 chilometri è il fiume più lungo ed è l’unico navigabile del paese. Prende la sua fonte nei monti di Zagros e si getta nel Golfo Persico. La maggior parte dei fiumi iraniani si getta nel Golfo Persico ed il Mar Caspio, ma alcuni non arrivano mai al mare.

Fonti termali

L'Iran è circondato dalle montagne del cretaceo e del terziario di cui alcune d'origine vulcanica hanno generato fonti termali e minerali. Oggi, si registrano in Iran più di 500 fonti termali e minerali utilizzati per il consumo o per le cure. La maggior parte di queste fonti si trovano nelle montagne del Azerbaigian.

Deserti

L’altopiano iraniano è occupato al centro-sud-est da due zone desertiche: Dashte Kavir il deserto salato a nord e  Dashte Lut, il deserto di sabbia a sud. Si incurvano in molti punti e scendono a sud-est fino a 300 m d'altitudine. Queste regioni sono fra le più aride del mondo. Circa il 25% dell'Iran è classificato come deserto. Queste zone supportano tuttavia una vegetazione sparsa ma adattata alla siccità ed al suolo salino. Secondo la politica di lotta contro la desertificazione, 21.000 km² della superficie totale dei deserti sono stati riforestati.

Foreste

Attualmente, il territorio iraniano comprende il 7,6% di foreste (125.262.82 km²) di cui 55,5% è costituito dalle foreste di querce dell'ovest, 19% dalle foreste del sud del Mar Caspio, 13,3% dalle foreste di pistacchi del sud e dell'est, 6,6% dalle foreste di Aras (a nord-ovest) e 5,6% con le foreste sparse delle regioni desertiche. Coperta di foreste dense, la pendenza del nord dell’Alborz forma il più grande spazio verde del paese. Piccole foreste, meno dense, composte soprattutto da querce,si spingono lungo lo Zagros. In raffronto, il sud e l’est dell'Iran è praticamente sprovvisto di vegetazione naturale. Il territorio iraniano comprende meno del 25% di terre coltivabili.

Fiumi

Karun,situato al Khuzestan e lungo di 850 chilometri è il fiume più lungo ed è l’unico navigabile del paese. Prende la sua fonte nei monti di Zagros e si getta nel Golfo Persico. La maggior parte dei fiumi iraniani si getta nel Golfo Persico ed il Mar Caspio, ma alcuni non arrivano mai al mare.

Fonti termali

L'Iran è circondato dalle montagne del cretaceo e del terziario di cui alcune d'origine vulcanica hanno generato fonti termali e minerali. Oggi, si registrano in Iran più di 500 fonti termali e minerali utilizzati per il consumo o per le cure. La maggior parte di queste fonti si trovano nelle montagne del Azerbaigian.

Grotte

La complessità e la diversità delle formazioni calcare hanno costituito numerose grotte in diverse regioni del paese in particolare nel Hamedan,nel Lurestan e nell’Azerbaigian.

Fauna

L'Iran è il centro di regioni zoologiche e la sua grande diversità climatica e geografica ha permesso la presenza di una fauna estremamente ricca e variata. Purtroppo secoli di disboscamento, d'allevamento di pecore e di capre, di coltura, l'inquinamento moderno, la costruzione di alloggi, il drenaggio delle paludi e la loro conversione in terreni agricoli e la caccia hanno avuto un impatto serio sull'ambiente ed hanno provocato la scomparsa di numerose specie di animali.

Oggi, esistono in Iran zone naturali protette. Esistono anche parchi forestali, fiumi o zone costiere protette e luoghi per la protezione delle paludi. Oggi l'Iran conta più di 70 di queste riserve distribuite in tutto il paese. Una regione resta molto interessante dalla sua fauna: Il nord dell'Iran attorno al Mar Caspio dove la foresta particolarmente densa è abitata da una grande diversità di specie.

Mammiferi

L'Iran conta 160 specie di mammiferi selvaggi fra i quali si trovano l'insetto di 2 grammi e la balena di 130 tonnellate. Fra i più importanti citiamo, l'antilope, lo stambecco, il caracal, il cervo, lo sciacallo, il cammello di Bactriane, il gatto persiano, il capriolo, il dromedario, lo scoiattolo, la gazzella, il ghepardo, l'iena, il coniglio, la lepre, il lupo, la lince, manguste persiane, il mangiatore di miele (roudak), il muflone, l’onagre, l'orso, la pantera, l'istrice, la volpe ed il cinghiale.

Fra le specie più sorprendenti, citiamo la pecora rossa, un animale appartenente alla famiglia dello stambecco e dotato di  barba nera e di corna piegate, il muflone, con la sua barba bianca ed le sue immense corna a forma di spirale.

Uccelli

Più di 350 specie di uccelli endemici sono state indicizzate in Iran. L'Iran è anche una delle regioni più importanti di tutto il Medio Oriente per il passaggio di uccelli migratori. Circa 100 specie di uccelli migratori attraversano l'Iran. Gli uccelli migratori sono rappresentati, tra l'altro, dal grande fenicottero, l'anatra, il cigno, l'ibis, il martin pescatore di Smirne e l'oca, che arrivano in particolare nelle paludi di Anzali (nella regione del Caspio), nei laghi salati di Orumieh (a nord-ovest), e di Bakhtegan (a sud-est di Shiraz).

L'Unesco ha dichiarato il lago Orumieh "zona d'interesse particolare" per proteggere la multitudine di uccelli migratori che si fermano. Fra gli uccelli di caccia, i più importanti sono l'aquila dorata, balaban, lo smeriglio, lo sparviero, il falco, il girifalco, l’Araba fenice e l'avvoltoio nero. Fra i più belli citiamo la cicogna bianca, il fagiano, il ganga coronato, l’airone, l’upupa, l'otarda e varie specie di gufo.

Pesci

Nei mari dell’Iran (il Golfo Persico, il Mar Caspio ed il mare di Oman), ci sono circa 180 specie di pesci. Fra le più importanti citiamo la carpa, la muggine, il ozun borun, il pesce bianco, il pesce-elefante e la trota a macchie rosse.

Il Golfo Persico annovera più di 200 specie di animali acquatici fra i quali pesci tropicali, delfini, pesce spada, marsuini, squali e tartarughe. Vi si pesca il gamberetto, la sardina ed il tonno.Nel Mar Caspio sono presenti salmoni, foche ed storioni che producono il migliore caviale del mondo. Nel Caspio, si pesca soprattutto il pesce bianco, la muggine e lo storione. La pesca, lo sviluppo portuale e l'inquinamento hanno causato danni considerevoli sull’ecosistema già fragile. Il traffico del caviale pone i problemi più seri.

Rettili

In Iran esistono 61 specie di serpenti di cui 21 sono velenosi e 5 sono marittimi. Fra i più importanti citiamo il cobra, l’orvet (serpente di vetro), il serpente-cammello, il serpente cornuto, il serpente di piccola dimensione, il serpente yaleh e varie specie di vipere. Oggi l'Iran produce ed esporta l'antidoto ai morsi di serpente. Da notare anche la tartaruga verde dell’Iran, il coccodrillo dell’Iran e varie specie di lucertole.

 Specie minacciate

Negli anni 40, si cacciavano leoni, tigri, pantere, e ghepardi. Oggi, solo le pantere ed i ghepardi sopravvivono ancora. Pescato in eccesso, lo storione rischia di apparire presto sull'elenco delle specie minacciate, come la foca del Mar Caspio. Al numero delle specie rare, aggiungiamo anche l'aquila reale.

 

1-lupo

29- coniglio

2-sciacallo

30- coccodrillo

3-volpo

31- tartaruga di mare

3-volpo

32- delfino

5-Orso nero

33- volpe di sabbia

6- Iena

34- scoiattolo

7- Lince dell'Europa

35- Roudak

8- lince di Palace

36- mangiatore di miele (roudak)

9- lince

37- volpe rossa

10- Caracal

38- scoiattolo cancellato

11- Pantera

39- stambecco

12- Ghepardo

40- avvoltoio nero

13- Onagre

41- pernici

14 Cinghiale

42- aquila reale

15- Cervo giallo

43- aquila dorata

16- antilope

44- cicogna bianca

17- Capriolo

45- fagiano

18 gazzella

46- salmone

19- Jebir (una specie di gazzella)

 

20- muflone

 

21- Istrice

 

22- serpente

 

23- Fenicottero rosa

 

24- Pellicano

 

 

Qasvin

Published in: città
on 30/11/2018

Fondata dai sovrani sassanidi nel 3° secolo d.C., Qazvin prosperò sotto il regno dei Selgiuchidi (1039-1128), che vi costruirono molte costruzioni fastose. Ben più tardi, conobbe un nuovo sviluppo quando il re safavide Tahmasb І (1524-1576), vi trasferì la sua capitale, Tabriz, la capitale precedente, era troppo vicina all'impero ottomano.I Safavidi (1501-1722) vi rimasero fino al regno di Shah Abbas І che si installò ad Isfahan nel 1598. Infatti, i monumenti eretti a Qazvin furono che una prova prima della fondazione di Isfahan.

Nonostante i terremoti di cui è stata vittima molte volte, Qazvin conserva ancora molti edifici vecchi che meritano una visita. Considerata per le sue uve senza seme ed i suoi pistacchi, la città di Qazvin è oggi una città industriale. Precedentemente, essendo una delle tappe della Via della seta, Qazvin è sempre stata un importante centro di transito. Qazvin è una buona tappa per visitare, dopo Teheran, le città del nord, del nord-ovest e dell'ovest del paese.

Le località di Qazvin:

la moschea del venerdì                                                   le località secondarie:

Il Bazar                                                                          i castelli degli Assassini (70 km)

Il mausoleo di Shazdeh Hossein                                          Cehel Sotun (museo di Qazvin)

La porta di Darb-e Kushk                                                     la moschea di Nabi

Gli hammam

La porta di Teheran                                                           La Madresseh di Heydarieh